Factory & Friends: Incontro con Vincent Thévenon della Maison Thévenon.

La storia della Maison Thévenon si estende su diverse generazioni. Oggi è uno degli editori di tessuti d'arredamento più riconosciuti in Francia, che sa perfettamente combinare il savoir-faire francese con la creazione contemporanea. È intorno a questi stessi valori che ci siamo incontrati per iniziare una collaborazione, che vi raccontiamo dando la parola a Vincent Thévenon.

Qual è la storia della Maison Thévenon? Come è iniziato tutto?

Tutto è iniziato nel 1908 con il pizzo, una specialità di Puy-en-Velay. Il mio bisnonno, Victor Thévenon, pose le prime pietre di una favolosa avventura senza sapere che la sua azienda avrebbe perpetuato, decenni dopo, il savoir-faire francese a livello internazionale.

Negli anni '80, l'azienda entrò nel mondo degli editori di tessuti d'arredamento con Olivier Thévenon, che sviluppò tessuti tessuti e stampati così come tessuti dipinti a mano. Colorista e visionario, ha rivitalizzato il settore e ha dato all'azienda un'aura internazionale.

Quando ho preso le redini dell'azienda di famiglia nel 2006, volevo infonderle tutto ciò che avevo imparato e ricevuto in eredità: l'amore per le cose belle e il lavoro ben fatto, l'armonia dei colori, il buon gusto, la semplicità, il savoir-faire francese, il lusso senza arroganza. In effetti, sono caduto in questo mestiere fin da giovanissimo.

Come avete incontrato Factory?

La nostra Maison è, prima di tutto, un'avventura familiare e un percorso di amicizie che si costruiscono nel tempo. È così che mi piace lavorare, costruendo relazioni solide. Quando ho incontrato Nicolas Micallef, mi sono subito reso conto che condividevamo lo stesso gusto per l'eccellenza, il savoir-faire e la bellezza semplicemente. Factory stava ripensando la sua sede centrale con l'idea di mettere in evidenza il vero savoir-faire francese ed è così che abbiamo iniziato la nostra collaborazione.

Come siete intervenuti nei nostri uffici?

Siamo intervenuti nei nuovi uffici di Factory occupandoci di tutti i tessuti d'arredamento delle aree comuni. Per esempio, abbiamo progettato le (molto!) grandi tende del ristorante. Non si trattava solo di trovare un motivo che si adattasse all'universo di Factory, ma anche di tenere in considerazione le norme molto rigorose legate all'utilizzo del luogo. Più recentemente, abbiamo avviato un processo di creazione esclusiva per disegnare un motivo Factory e arredare altri spazi in futuro.

Come sono i vostri uffici?

Per me è essenziale sentirmi vicino al mio prodotto. I miei uffici sono quindi composti da arazzi murali cambiati regolarmente secondo le mie collezioni e i miei desideri, attualmente un jacquard di velluto ispirato agli anni '50 e al designer Pierre Guariche, che si abbina molto bene con la scrivania di mio nonno della stessa epoca.

È importante lavorare in un ambiente bello? Quali sono i vostri rituali per iniziare a lavorare?

Direi che è essenziale. Per sentirmi bene, ho bisogno di lavorare in un ufficio accogliente, bello, ordinato con un'anima in più. Devo amare ogni dettaglio di questo luogo, altrimenti il mio occhio è disturbato e quindi la mia mente. Ogni mattina inizio la giornata con la stampa quotidiana, un vero giornale non un tablet, e il mio caffè lungo.

E infine, qual è la tua definizione di bellezza?

Per me la bellezza è una questione di armonia. Deve avere una forma di evidenza e di intemporalità. In modo del tutto soggettivo, il verde e le sue centinaia di variazioni sono i colori che trovo più sottili, vibranti ed eleganti. Amo i materiali caldi come la quercia e freddi come il marmo. Per sentirmi bene, amo le forme rotonde e accoglienti che mi portano una sensazione di benessere con l'odore del parquet lucidato che mi evoca il passato ben curato e sublimato.

Nelle immagini: gli uffici di Vincent Thévenon, i tessuti Maison Thévenon da Factory, le collezioni Casa Lopez e Cordelia de Castellane e i laboratori di confezione.